MITO  EQUINO

Testo e musica: Marco Turconi

Questa è la storia del cavallo che aveva un sogno
Sognava ogni giorno di fare il giro del mondo
Non sapeva di avere talento, picchiava duro, era davvero un portento
Combatté con Toro Sordomuto, lo umiliò, lo mise seduto
Non gli bastò una sola vittoria, la sua fama era di gloria.
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.
Trovò un manager, che era una palla di lardo
Ma ben presto scoprì, che era anche un bastardo.
Era un tipo mica troppo normale, si vestiva da pagliaccio, era Babbo Natale.
Lo portò a compiere una truffa, una truffa buffa, una fuffa baruffa.
Pagò il giudice di gara, fu poi scoperto, finì in galera
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.
II cavallo era in carcere, per un crimine mai commesso
Rischiava di marcire, e di fare la figura del fesso
Fu aiutato a fuggire, da un porcello che non sapeva grugnire.
Per lui fu una nuova vittoria, il suo nome si ricoprì di gloria.
Come solo accadeva un tempo, per quel cavallo che era un portento.
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.
Il mito equino, alle stelle, dalle stalle,
ad ogni incontro era il mito delle cavalle.

Edizioni Pedivella – © 2006 Marco Maiocchi, Giorgio Turconi

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