FRAMMENTI
Testo
e musica: Giorgio Turconi
A essere capaci, le nostre storie
potrebbero finire dentro a un libro,
ma nessuno di noi ne ha tempo
e neppure la voglia.
Siamo troppo occupati e preoccupati
tocca a me scrivere, visto che ancora
sto qui impugnando questa chitarra e questa vita.
Ricordo tante cose, cose normali
che con qualche idea sarebbero poesia,
niente di epico, ma quali sono le cose eroiche?
Forse quelle uniche? O quelle delle quali
si riesce a vedere che sono legate
dal filo della storia, che sono le stesse di mille anni fa?
Vivere, è come respirare,
non puoi farne a meno, guerra da combattere,
non sempre vincere, ma continuare proprio per vivere.
Crescere, vestito troppo stretto. Non mi voglio fermare,
ma nemmeno correre, perché questo cammino
è lo stesso già iniziato tanto tempo fa.
Magari è la lentezza di questo cambiamento
che ce lo nasconde, che ci mette una maschera,
ma un battito di vento ci riporta subito a questa realtà.
Ma che cosa è più vero? Forse il tempo immutabile
che ci serve da scena, da palcoscenico,
dove il trucco e le luci possono confondere
fantasia e realtà.
Edizioni Pedivella – © 2006 Marco Maiocchi, Giorgio Turconi
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